Viaggio

Kenya, Terra di Safari: Dove la Natura Regna Sovrana

KENYA, TERRA DI SAFARI: DOVE LA NATURA REGNA SOVRANA

Ci sono viaggi che lasciano un segno profondo, esperienze che vanno oltre le semplici fotografie e si trasformano in ricordi indelebili. Il mio viaggio in Kenya è stato proprio questo: un’immersione totale nella natura selvaggia, tra paesaggi mozzafiato e incontri ravvicinati con gli animali della savana.

In questo articolo voglio raccontarti ogni dettaglio della mia avventura, dai safari all’alba ai tramonti infuocati, dai lodge immersi nella natura al brivido di trovarsi faccia a faccia con i grandi protagonisti della fauna africana.

Il mio itinerario partirà dalle spiagge di Watamu , alle scuole fino a portarvi all’interno dello Tsavo.

Preparati a partire con me in un viaggio emozionante nel cuore pulsante dell’Africa!

Prima di partire…

  • Passaporto
  • Visto (30 euro)
  • Assicurazione Viaggio
  • Vaccini non sono obbligatori
  • Da Marzo a Maggio periodo delle piogge
  • Decidi quali safari fare (Masai Mara o Tsavo)

Dove alloggiare?

  • Bravo Garoda, un piccolo villaggio che si trova nella riserva Naturale. Non partire molto fiducioso per il mare, in base a diversi periodo dell’anno c’è probabilità di trovare il mare algoso , io mi sono sentita molto fortunata!

Il Kenya è una delle destinazioni più affascinanti dell’Africa, famoso per i suoi spettacolari safari, le vaste savane popolate da animali selvaggi e i suoi paesaggi mozzafiato.

Dalla maestosità della Grande Migrazione nel Masai Mara allo Tsavo e infine alle spiagge bianche di Diani, questo Paese offre un mix perfetto di avventura e relax. Con la sua ricca cultura, le tribù Masai e Samburu, e una biodiversità straordinaria, il Kenya è il luogo ideale per chi sogna un’esperienza autentica nel cuore dell’Africa.

Partenza da Verona con volo diretto per Aeroporto di Malindi.

Arrivati ci aspetta il nostro autobus dove ci accompagnerà direttamente al villaggio di Watamu con circa 3h di auto.

Lungo la strada capisco dove ero arrivata, era la mia prima volta in Kenya e non avrei immaginato tutto questo.

Donne , bambini , anziani .. strade affollate di persone e villaggi con case di fango.

Un contrasto paradossale ma che ci da un quadro generale della società in cui viviamo oggi.

Tutto questo per dirvi che i primi istanti, trascorsi in quella TERRA del tutto sconosciuta mi avevano messo un po’ di inquietudine e continuavo a chiedermi: “Sono davvero pronta a tutto questo?”

 

Quello che ho visto lì mi ha aperto il cuore e mi ha indotta alla riflessione.

Arrivare in un villaggio in Kenya fatto di casette di fango, letti che non sono propriamente letti, donne che percorrono km e km per raccogliere acqua e cucinare quel pochissimo cibo che va poi razionato e nonostante questo vedere tutti loro sorridere, mi ha fatto davvero riflettere.

I bambini ridono, piangono, giocano, urlano ma hanno sempre quel meraviglioso sorriso che ti scioglie e ti fa affermare: “Non hanno nulla eppure loro RIDONO“.

Ci postiamo per 2 giorni verso uno dei parchi più famosi del Kenya , Tsavo est.

Prima di fare il Safari … 

  • Porta con te indumenti freschi e se è possibile lunghi
  • Porta una felpa pesante per la sera
  • Non dimenticarti lo spray antizanzare
  • Creme solari e medicine
  • Macchina fotografica

La nostra sveglia parte alle 6:30 di mattina per questo lungo viaggio con circa 3 ore di auto . Ci aspettava una Jeep da safari , dove la parte sopra veniva aperta appena arrivati al Parco Tsavo Est .. che spettacolo!

 

Dopo il lungo viaggio ci fermiamo ed all’ingresso del PARCO mi accoglie un gruppo di giraffe intente a rilassarsi..

 

Insieme poco dopo si aggiungono gli elefanti con i piccolini….

 

E’ stato il mio primo avvistamento di animali liberi ed è lì, che ho sentito il mio primo tuffo al cuore… Ad oggi posso dire che in quel momento non potevo assolutamente immaginare cosa sarebbe successo nei giorni a seguire.

Ricordo che guardavo il tutto emozionata, con il cuore trepidante ed esclamavo ad ogni avvistamento. E’ sempre una forte emozione per me ricordare quei momenti…

La giornata si conclude…. 

Il sole, un disco infuocato, iniziava la sua lenta discesa all’orizzonte, tingendo il cielo di sfumature dorate, arancioni e rosso fuoco. Il vento leggero portava con sé il profumo della savana, mentre gli ultimi raggi accarezzavano le sagome eleganti delle giraffe e il profilo imponente degli elefanti. Il silenzio era interrotto solo dai suoni della natura: il richiamo di un’aquila lontana, il fruscio della vegetazione, il respiro profondo della terra.

In quel momento ho sentito una pace profonda, un’emozione unica che solo la natura selvaggia sa regalare. Era come se il mondo volesse mostrarmi la sua bellezza più autentica, ricordandomi quanto sia straordinario semplicemente esistere e osservare.

Lo Tsavo al tramonto non è solo un paesaggio: è un sentimento, un ricordo che resterà con me per sempre.

Oltre alla natura mozzafiato, ciò che mi ha colpito profondamente sono state le persone.

Il sorriso sincero dei bambini che giocano lungo le strade sterrate, la loro curiosità e il loro entusiasmo contagioso, l’ospitalità della gente del posto. Visitare le scuole è stato uno dei momenti più toccanti del viaggio: vedere i bambini così desiderosi di imparare, nonostante le difficoltà, mi ha fatto riflettere sul valore dell’educazione e su quanto spesso diamo per scontate le opportunità che abbiamo.

La cultura kenyota è fatta di colori, musica e tradizioni secolari che convivono con la modernità. Nei villaggi ho avuto modo di conoscere le usanze locali, osservare le donne lavorare.  Ogni incontro è stato una lezione di vita, un’occasione per comprendere meglio un popolo che porta nel cuore la bellezza della semplicità e della condivisione.

Mentre lascio questa terra straordinaria, so che una parte di me rimarrà sempre lì, tra le vaste pianure dello Tsavo, il profumo dell’aria dopo la pioggia, il suono profondo del vento tra gli alberi di acacia e gli occhi luminosi dei bambini che ho incontrato. Il Kenya non è solo un posto da visitare, è un’emozione da vivere. E spero, un giorno, di poterci tornare. Hakuna Matata!